PRENDERE LE MISURE PARTE 2: DENSITOMETRIA E BIOIMPEDENZIOMETRIA

Nel precedente articolo avevamo iniziato a parlare di tecniche avanzate di misurazione della composizione corporea illustrando la plicometria e le circonferenze corporee.

Proseguiamo ora parlando di DENSITOMETRIA PER PESATA IDROSTATICA, che per molti anni è stata ritenuta la metodologia di riferimento delle tecniche di misurazione corporea. Questa tecnica è stata sviluppata basandosi sul principio di Archimede: si tratta di pesare il soggetto prima fuori dalla vasca piena di acqua e dopo in immersione; per questo è una tecnica densitometrica, i valori si ottengono a partire dalla densità, che è data dal rapporto tra la massa del corpo ed il suo volume. La densità della massa magra e quella della massa grassa sono ritenute costanti. Una volta stabilita la densità del corpo, si può risalire alla percentuale di massa grassa attraverso due formule: quella di Siri e quella di Brozek. Il limite principale di questo metodo sta nel possibile errore derivante dal calcolo dei volumi gassosi residui nei polmoni, o dai gas intestinali o dal parametro densità ossea che è visto come costante, ma anche dal reale volume dell’acqua, che può cambiare se la temperatura non è correttamente monitorata.

La DENSITOMETRIA DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry) è il metodo migliore perché affidabile, preciso, ripetibile e basato su 3 componenti (massa ossea, muscolo, grasso) invece di 2 (grasso e muscolo). Purtroppo è di difficile impiego a causa del costo delle apparecchiature e per la difficoltà di esecuzione: si è costretti all’immobilità per 10-20 minuti mentre viene scansionato tutto il corpo.

La BIOIMPEDENZIOMETRIA (BIA Bioelectrical Impedance Analysis) è una tecnologia non invasiva utilizzata dal 1940 per misurare la composizione corporea e consiste nel misurare la resistenza del corpo ad una corrente alternata a bassa intensità, di solito tra 400 e 800 microampere. Questa tecnica si basa sulla conducibilità del corpo umano, dato che contiene una grande quantità di acqua, per cui risulta un conduttore elettrico e permette di valutare in modo preciso la quantità dei vari compartimenti del corpo umano.

Con la misurazione dei tessuti corporei ho i valori di impedenza: acqua, proteine, minerali e grassi, i quattro compartimenti del corpo umano, non possiedono la medesima conduttività elettrica. L’analisi bioimpedenziometrica permette di valutare in modo accurato la quantità di ciascun compartimento.

Si possono usare dispositivi monofrequenza, che misurano singolarmente massa grassa, massa magra e acqua corporea totale , o multifrequenza, che misurano l’impedenza del corpo a frequenze diverse. La misurazione dell’impedenza ad alta frequenza viene usata per calcolare l’acqua corporea totale, mentre a bassa frequenza si usa per valutare la quantità di acqua extracellulare.

Negli ultimi anni la tecnologia si è molto evoluta e ha portato a scegliere questo tipo valutazione nel campo della salute, della riabilitazione, della preparazione atletica e del fitness. In questi ultimi 2 campi, conoscere il valore dell’acqua corporea totale consente di valutare lo stato di idratazione del soggetto in rapporto alla propria massa corporea. Ricordiamo che una leggera disidratazione (4-5%) può provocare cali di performance sportiva notevoli, arrivando fino al 20-30% in meno di efficienza fisica.

 

Eliana Anghinetti

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