Condropatia Rotulea

Quante volte ne sentiamo parlare senza sapere di che cosa si tratta?

Non è nient’altro che una condizione, ovviamente a carico dell’articolazione del ginocchio, in cui vi è un deterioramento dello strato di cartilagine all’interno della rotula che, ricordiamo, essere in stretta comunicazione con il femore (tramite i loro legamenti e tendini che vanno a costituire il quadricipite, muscolo della coscia) e la tibia.

Quindi siamo davanti ad una condizione di dolore in cui la cartilagine ha la funzione di “cuscinetto” impedendo lo sfregamento dell’osso patellare (rotula) contro le altre ossa coinvolte nell’articolazione.

A seconda dello stato della cartilagine abbiamo 4 diversi casi di gravità (vedi foto sottostante):

primo grado: leggero rammollimento della cartilagine (caso meno grave)

secondo grado: leggero rammollimento con piccole erosioni

terzo grado: deterioramenti della cartilagine non trascurabili

quarto grado: gravi erosioni con trascurabili (caso più grave)

 

Tra le possibili cause di questa patologia, possiamo ricordare che l’obesità (con conseguenze di piede piatto, spalle anteposte, problemi posturali legati anche alla colonna), il ginocchio varo o valgo e l’artrite sono importanti fattori di rischio. Troviamo però altre cause quali lo sfregamento della rotula con il femore dovuto ad un allineamento non corretto della rotula stessa, una disfunzione muscolare che non permette alla rotula di muoversi correttamente, oppure in casi più specifici riguardanti le attività sportive possiamo trovare traumi, da impatto o distorsivi, a carico della rotula (vedi i calciatori, i corridori ecc…) .

Ovviamente ce ne accorgiamo accusando prima un po’ di dolore sottorotuleo (sia lateralmente che medialmente) quando l’articolazione viene impiegata in movimenti impegnativi, dopodiché si sentirà uno scricchiolio durante la flesso-estensione e infine si avrà una sensazione di gonfiore.

Con una risonanza magnetica e una radiografia si potrà valutare quale sarà la pratica più efficace per la guarigione da questa patologia. Tralasciando la questione chirurgica (nei casi più gravi), una buona soluzione per recuperare è sicuramente il riposo, per non sovraccaricare l’articolazione e una buona applicazione di kinesio-taping. Niente però che non si possa affrontare in palestra: in ottica di rinforzo muscolare è importante effettuare esercizi di tipo isotonico e di stretching sui vari distretti muscolari attorno alla rotula; complice il fatto che in ottica di prevenzione si può fare attività sportiva magari con scarpe adeguate e su terreni idonei, senza strafare.

In foto possiamo vedere le parti anatomiche del ginocchio e uno schemino che evidenzia i gradi di lesione.

 

ginocchiogradi

 

Lorenzo Rogoli

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